- workshop
Aiutare senza farsi male
Centro Berne piazza Vesuvio 19, Milano, Italia, ItaliaAiuto come forma di solidarietà, amore e incontro tra esseri umani. Ma anche aiuto come modalità preferenziale dell'entrare in relazione, come necessità che fa perdere di vista se stesso e l'altro, e che condiziona negativamente vita professionale e vita relazionale.
Da dove nascono queste due diverse forme di aiuto, e cosa hanno a che fare con la storia personale di ognuno di noi? E come è possibile aiutare in modo autentico, riconoscendo all'altro il suo valore e a se stessi la possibilità di non fare al posto dell'altro e di sentirsi, comunque, ok?
Rifletteremo sul significato che l'aiuto ha per ognuno, e su quanto questa propensione sia funzionale o non funzionale al benessere proprio e dell'altro.
Una considerazione necessaria non solo alle professioni educative e di aiuto, ma per tutte le forme di relazione: per prendere consapevolezza se l'aiuto offerto all'altro sia una scelta consapevole di oggi, funzionale al benessere, o una faticosa necessità.
L’eredità piscologica: il “potere” delle radici
Centro Berne piazza Vesuvio 19, Milano, Italia, ItaliaCiò che ci lega alla nostra famiglia, al luogo di nascita, al momento storico e al paese in cui abbiamo inspirato il nostro primo “boccone” d’aria ha determinato ciò che siamo oggi: la nostra eredità psicologica.
La trasmissione di modalità relazionali, comportamentali, di stili di attaccamento e di emozioni, contribuisce in modo consapevole e non a strutturare e formare le nostre radici.
Perdersi per ritrovarsi: come le scelte importanti della vita ci aiutano a ri-orientarci
Centro Berne piazza Vesuvio 19, Milano, Italia, ItaliaNella nostra vita può accadere di trovarsi di fronte ad un bivio e non sapere che strada scegliere. Ancor più grande è il rischio di perdere l’orientamento e non vedere più all’orizzonte il nostro punto di arrivo. A volte capita che momenti di passaggio evolutivi importanti o scelte che hanno determinato un grande cambiamento nella nostra vita, ci portino a non riconoscere più noi stessi e a non ritrovare più la strada del nostro cammino.
Forse proprio il nostro perderci potrebbe darci la grande opportunità di fermarci, stare in ascolto di noi stessi e riorientare la “cartina” della nostra esistenza.
Spesso il cambiamento fa paura, ma non ci accorgiamo che grazie ad esso potremmo essere in grado di percepire maggiore soddisfazione e gioia di noi stessi e aprire nuove e più gratificanti opportunità.
Smettere di seguire strade e vicoli non adatti a noi potrebbe aiutarci a ritrovare noi stessi e la nostra parte più autentica.
Il coraggio di scegliere
Centro Berne piazza Vesuvio 19, Milano, Italia, ItaliaVi è una storiella zen che racconta di un uomo su un cavallo. Il cavallo galoppa veloce, e pare che l’uomo debba andare in qualche posto importante. Ad un tratto un tale, lungo la strada, grida al cavaliere: “Dove sta andando così di fretta?”. E il cavaliere risponde: “Non lo so, chieda al cavallo!”.
Tutti noi siamo continuamente chiamati a fare delle scelte. Tuttavia in certi momenti può capitare di sentire come se non fossimo realmente noi a scegliere le nostre mete, o di non sapere proprio da che parte andare.
Per poter scegliere, è necessario sentire di possedere la libertà di poterci immaginare, e di conseguenza essere, diversi da come siamo/abbiamo agito e da come siamo sempre stati/abbiamo sempre agito nel passato.
Psicoterapia e Teatro
Tana dei Dragoni via Savona 1/A, Milano, ItaliaChe cosa c’entra la psicoterapia con il teatro? Molto, al di là delle apparenze. L’una e l’altro sono strategie di cambiamento. La prima si propone un cambiamento da realizzare nella propria vita; il secondo si propone l’espressione e la comunicazione, credibile ed efficace, di un proprio mondo interno. Maturare questa capacità di espressione richiede un grande lavoro su di sé, per liberarsi dai blocchi e dalle resistenze. E in questo lavoro su di sé la pratica teatrale si incontra con il lavoro della psicoterapia, che deve fare i conti, a sua volta, con le resistenze nei confronti di un cambiamento desiderato e insieme temuto. L’esperienza di questo workshop, ormai pluriennale, ci ha dimostrato che questo incontro è possibile e vantaggioso. Il cammino del cambiamento personale ricava molto da un’esperienza, anche breve, simile a quella di chi fa teatro. E, reciprocamente, chi segue una pratica teatrale ha spesso il desiderio di rivedere, in una diversa prospettiva, quelle parti di sé che ha già incontrato nel proprio itinerario. Praticheremo degli esercizi di consapevolezza e di espressione, e forse questa esperienza sarà lo spunto per ascoltare un bisogno di cambiamento dentro di noi.
Un seminario di due giorni non sostituisce un itinerario di psicoterapia. Ma può essere un’esperienza significativa che apre orizzonti a cui prima non avevamo pensato, o che permette di sciogliere dei blocchi che ci sembravano insuperabili.