Martedì
1 aprile 2025

Orario:
18.30-20.30

DI COSA PARLEREMO

Come se la vita non fosse già abbastanza difficile noi spesso ci roviniamo l’esistenza da soli e con le persone a noi più vicine, raccontandoci che certi sentimenti come l’invidia, la gelosia e la competitività tutto sommato non siano così negativi e che alimentino rispettivamente la crescita, l’amore e il progresso (addirittura).
Non c’è dubbio che un po’ tutti proviamo questi “moti dell’io”, come del resto siamo tutti anche un po’ irritabili e rancorosi, ma è questo un buon motivo per considerare questi sentimenti, pure tipici della condizione umana, immutabili e necessari?
Penso che una buona vita richieda piuttosto la ricerca dell’armonia dentro e fuori di sé, la valorizzazione delle proprie caratteristiche e l’accettazione della diversità. Se c’è da migliorarsi non è forse preferibile farlo come un’aspirazione alla conoscenza e all’evoluzione personale senza che questo debba essere a scapito o contro qualcun altro? In questa serata analizzeremo questi sentimenti come veri e propri sintomi di un malessere esistenziale e allo stesso tempo come una resa a valori conflittuali tipici dell’economia di mercato.

Giorgio Piccinino è autore sullo stesso tema dei libri:
“Il piacere di lavorare. Viaggio in se stessi per ritrovare il piacere del fare” Erickson 2006
“Amore limpido. Nuove prospettive di felicità per la vita di coppia”, Erickson, 2010.
“Nati per amare: deterioramento e riattivazione della pulsione affettiva”, Mimesis, 2016.
“Therapeutic Group Work with Human Emotional States: Revitalizing the Deteriorated Essence of Our Nature, Routledge 2023, con la prefazione di Bill Cornell.

Sono stati inoltre pubblicati suoi articoli: 
“Reflections on Physis, Happiness, and Human Motivation”, in Transactional Analysis Journal, del 18 Maggio 2018 e “Physis e pulsioni umane. E basta parlar male deli esseri umani”, Neopsiche, Rivista italiana di Analisi Transazionale e scienze umane, N° 27, 2019.